Zaino in spalla e pronti a camminare… in direzione Santiago. Stanno per partire i 9 ragazzi, d’età tra i 16 ed i 19 anni, che prendono parte al progetto “Walking Together”, finanziato dal programma di mobilità europea Erasmus+, che vede come ente capofila la spagnola “Fundaciòn Amigò” di Valencia e l’ente benefico Oasi Giovani come partner italiano.
Dal 6 al 12 aprile percorreranno gli ultimi 100 chilometri del Cammino di Santiago, una delle più importanti reti di pellegrinaggio in Europa.
«Ci siamo incontrati nel corso di alcune serate – spiega l’educatore Marco Caglieri, uno degli accompagnatori – ed abbiamo fatto attività di gruppo, ma soprattutto tante chiacchiere. Fin da subito si è creata una bella atmosfera, con voglia di conoscersi e di vivere quest’esperienza al meglio».
A grandi linee, le giornate saranno composte dal cammino a piedi, al mattino, e da attività di scambio e di socializzazione nel resto del tempo. «Il senso dell’iniziativa – afferma Caglieri – è innanzitutto quello dello scambio culturale e di esperienze con ragazze e ragazzi che arrivano da realtà fragili e vulnerabili. Poi questo cammino ha una funzione anche introspettiva: tutti quelli che lo fanno in qualche modo ne escono trasformati».
Le spese saranno quasi tutte interamente coperte dal programma Erasmus+, dai voli al vitto e alloggio. Ai giovani sarà chiesto soltanto un piccolo contributo di partecipazione.
Sempre nell’ambito delle attività che Oasi porta avanti a favore di ragazzi ed adolescenti, si è tenuto venerdì pomeriggio “Cogli la prima mela”, aperitivo di riflessione e di incontro con la scrittrice, musicista ed ebraista Maria Teresa Milano.
«Abbiamo preso parte ad un dibattito partito da Eva – raccontano alcuni ragazzi presenti – ed abbiamo riflettuto sulla libertà di scelta e sulla condivisione di responsabilità nelle relazioni (di qualunque tipo: da quelle affettive a quelle lavorative) tra uomini e donne. Milano ha poi raccontato il suo approccio ebraista alla lettura della Bibbia e raccontato le storie di alcune donne protagoniste, stimolando il dibattito».